Overclock
Come test di overclock estremo ci siamo avvalsi dell’azoto liquido per ovviare al problema temperatura e portare il processore di parecchi gradi sotto lo zero. Ricordiamo che Vishera, come anche il suo predecessore Bulldozer, non soffrono del noto problema di Cooldboot su cui molti incappano mettendo sotto azoto i processori Intel. Per questo le uniche limitazioni per salire di frequenza sono dettate dalla bontà della CPU o per essere più precisi dalla purezza del processo di drogaggio effettuato sul singolo chip.
Con l’aiuto dell’azoto liquido quale mezzo estremo di dissipazione del calore, con un’opportuna coibentazione, abbiamo dapprima impostato la frequenza del processore sulla soglia dei 5 GHz e con un voltaggio di 1,55V in piena stabilità siamo entrati in Windows. Verificato con qualche test come Wprime32 la capacità del processore a salire di frequenza, abbiamo effettuato più tentativi avvalendoci del comodo tool dell’ASUS TurboV Evo per “capire” i giusti bilanciamenti tra frequenza e voltaggi vari della CPU tenendo comunque d’occhio la RAM. Purtroppo non siamo riusciti a superare la soglia di frequenza di oltre 6100 MHz di cui abbiamo pubblicato 2 screen dei noti tool di benchmark utilizzati nelle gare di Overclock sul noto sito Hwbot.org. Quando si raggiungono tali frequenze, fattori molto importanti sono la qualità non solo del processore e del grado di purezza della fase di “drogaggio”, ma anche i componenti che partecipano attivamente al risultato finale. In questo caso possiamo dire che se avessimo avuto una scheda madre della serie ROG, grazie ad una sezione di alimentazione più performante in quanto vengono progettate e costruite per operare a regimi estremi, sicuramente avremmo ottenuto risultati molto più interessanti.
Ricordiamo che chi effettua i test di overclock lo fa a proprio rischio e pericolo ed invalida chiaramente la garanzia sui componenti e le rotture degli stessi vanno messe in conto.